Wednesday, July 8, 2009

Per I Miei Lettori Italiani ;)

Ciao a tutti,
Come va?

Io qui me la spasso alla grande.

Ho un miglione di cose da dirvi e non so da dove iniziare.

Prima di tutto qua mi sento sicurissima. Vivo in un appartamento proprio davanti all'ufficio di Project Hope e l'istituto di Cultural Francese, pochi minuti a piedi dal centro della citta'. SIamo in tanti in appartamento e sotto di noi c'e' ne' un altro, in tutto saremmo 40 con 3 bagni, ma ce la caviamo. Tutti sono gentili e disponibili e i volontari locali sono sempre pronti a darci una mano e ci accompagnano sempre in giro. Erik riparte martedi' ed ora devo trovare qualcun'altro per aiutarmi a fare il progetto. Questa settimana ho fatto le mie prime lezioni. Ho 3 gruppi di eta' diverse. Lavoro sempre in un campo profughi che si chiama Askar ed e' vicino Nablus. Faccio lezioni d' arabo due volte a settimana e scambio lezioni di italiano per lezioni di arabo con uno studente locale.

La gente e' troppo brava. Ma troppo. C'e' un senzo di comunita' e di collaborazione che invidio molto ai Palestinesi.
Lo scorso weekend sono andata a Ramallah, a Gerusallem e Hebron. Muoversi e' un po' difficile perche' bisogna passare un check point Israliano ad ogni passo. La zona dove sto' e ' una zona importante per la West Bank occupata. Nablus e' una delle citta' piu' conservative della west bank e le volontarie locali sono le UNICHE che non si coprono la testa.

Fa un caldo cane, ma si sopporta bene..sarebbe meglio se potessi andare a maniche corte, ma non si puo'; qua le donne sono tutte coperte e dobbiamo andare pantalonilunghi e maglie a maniche lunghe. I ragazzi possono indossare t-shirt, ma pantaloni lunghi anche loro.
Tornando alla geografia locale. Nablus dista un paio dore massimo da Gerusallemme, pero' e' divisa dal muro e dai check point che rendono il viaggio complicato. Non si puop' fare senza passaporto. Nablus e' una citta' antica e bellissima. E' vicina al monte dove si dice Dio abbia dato i comandamenti. In tutta la citta' non si vende Alcol, e per bersi una birra si va dai samaritani, una piccola minoranza originale nel mezzo di un conflitto assurdo. I samaritani vivono in una montagna che sta' 10 minuti da Nablus e 3 soldati patetici controllano il passaporto anche per andare li.

Cmq la situazione e' migliorata nell'ultimo anno perche' l'initfada e' finita e ci sono meno piu' check point aperti. Per i palestinesi le cose restano molto difficili. Per avere un visto devono fare i salti mortali e dimostrare di avere tantissimi soldi in banca. Siamo ancora in completa occupazione.

Le persone pero' restano cordiali, e dicono sempre 'inshalla' cioe' 'se dio vuole'...lo dicono per tutto. TIpo. 'ci vediamo domani' , ' inshalla'. Le persone che ho conosciuto sono tutte molto pazienti. Cioe' come si fa a vivere in una zona occupata ed essere pazienti non lo so, pero' l'Islam aiuta molto, questo e' poco ma sicuro.

Noi 'occidentali' veniamo trattati benissimo. I bambini ci chiedono ' what's your name' mille volte al giorno. AH, ci sono tantissimi bambini, ogni famiglia ne ho 4 o 5 di media. Forse sono tutti questi bambini a rendere la citta' cosi' vivace e dinamica. Sono molto felice qui. Mi piacerebbe viverci per quento sono felice. C"e' un' aria buona e gli unici a rovianrala sono i soldati israeliani con le loro mitragliatrici enormi.

Beh' le cose non finiscono qui, ma ora iniziano le preghiere che risuonano per tutta la citta' sugli autoparlanti e creano un 'atmosfera magica. Mi sento in colpa stando al computer con questa quindi ora vado al balcone a contemplare il panorama. Per raccontare c'e' tempo, ma questi momenti di preghiera sono speciali.

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